Dalla Costa dei Trabocchi alla Majella
Chi ama il mare apprezzerà la meravigliosa costa dei Trabocchi, ossia il litorale della provincia di Chieti, così chiamato per la presenza di numerosi trabocchi, pittoresche macchine da pesca in legno su palafitta, dove è possibile pranzare o cenare godendo di un panorama indimenticabile e romantico.
La Via Verde della Costa dei Trabocchi è una pista ciclopedonale che inizia dalla stazione FS di Ortona e arriva fino a Vasto Marina, lungo l’ex tracciato ferroviario a ridosso del mare.
La ciclovia percorre uno dei tratti più suggestivi dell’Adriatico, un susseguirsi di scenari mozzafiato tra trabocchi, spiagge e riserve naturali, lungo un percorso di circa 42 Km.
Un itinerario che passa attraverso ben 7 comuni: Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto.
Da percorrere tutta intera o solo in parte, a piedi, in bici, skate, monopattino o pattini.
San Vito è famosa nel campo letterario per essere stata l’ambientazione del romanzo Trionfo della morte.
Il Promontorio di D’Annunzio è costituito da una falesia che si affaccia sul mare, posto nella costa dei Trabocchi nella località delle Portelle. Sotto tale promontorio vi è il “Trabocco Turchino” descritto dal poeta nel romanzo, mentre la villetta acquistata da D’Annunzio nell’89, dove vi stette con Barbara Leoni, si trova su un colle secondario.
Il promontorio è provvisto anche di un piccolo centro di documentazione sulla flora e fauna marina abruzzese.
Fonte: Wikipedia
Nel comune di San Vito Marina, con la sua costa frastagliata, sono presenti spiagge di incantevole bellezza, fatte di ciottoli e sabbia, circondate da importanti rocce di arenaria che ne descrivono il paesaggio marino. La Spiaggia di Calata Turchino prende il nome dal colore cristallino delle sue acque che al mattino si confondono con il colore del cielo. Una delle spiagge più belle della costa, complice la vicinanza all’antico trabocco Turchino del vate D’Annunzio. Incantevoli sono anche le spiagge di Rocco Mancini e di Valle Grotte; un mare cristallino, già profondo un metro dalla riva, che lambisce una spiaggia di ciottoli.
Fonte: abruzzocittà
Fossacesia si trova su un’altura della fascia litoranea alla sinistra della foce del fiume Sangro, a circa 2 km dalla costa. Il territorio del comune, intensamente coltivato, si estende per 30,08 km², dalla costa, lungo la piana del fiume Sangro, salendo in collina in direzione di Lanciano.
La frazione di Fossacesia Marina, invece, si sviluppa lungo la costa, protetta dalla piccola baia chiamata “Golfo di Venere“. Le spiagge sono costituite, per la quasi totalità, da ciottoli bianchi. A sud, verso la foce del Sangro, la costa si fa più bassa e, per piccoli tratti, vi si trovano anche dune di sabbia. A nord si trova il litorale roccioso di Punta Cavalluccio, punteggiato dai caratteristici trabocchi, le antiche strutture per la pesca protese sul mare.
Fonte: Wikipedia
Rocca San Giovanni è uno dei borghi più affascinanti nella costa abruzzese, come tutti i comuni balneari della regione possiede un litorale davvero affascinante. Annualmente premiato con la Bandiera blu, Il comune di Rocca San Giovanni è meta ambita dei turisti in quanto possiede alcune tra le spiagge più belle d’Italia.
Questo tratto della costa dei Trabocchi, presenta infatti una serie di piccole spiagge ed insenature dalle caratteristiche uniche e molte diverse tra loro. Le due spiagge più interessanti e conosciute sono certamente la Foce ed il Cavalluccio. La Foce è la spiaggia più estesa, attrezzata e frequentata; circa 600 metri di spiaggia ghiaiosa tra il borgo di Vallevò e la zona di Punta Torre.
Il Cavalluccio è invece la spiaggia più suggestiva, lunga circa 30 metri è formata da sabbia finissima bagnata dalle acque cristalline del mare, a rendere magica l’atmosfera è poi la presenza di un trabocco e di un faraglione mentre l’imponente promontorio abbraccia alle spalle tutta la baia. Tante altre sono poi le spiagge a Rocca San Giovanni, tutte caratteristiche e bagnate da acque limpide … tutte certificate da Mare in Italia!
Fonte: mareinitalia
L’abbazia di San Giovanni in Venere si trova nel comune di Fossacesia, su una collina prospiciente il mare Adriatico a 107 m s.l.m.[1] Il complesso monastico di San Giovanni in Venere è composto da una basilica e dal vicino monastero, entrambi costruiti all’inizio del XIII secolo in luogo del piccolo monastero preesistente (vedi il capitolo sulla Storia). La posizione è molto panoramica: è su di una collina che domina la costa vicina per diversi chilometri verso nord e verso sud. Dal dicembre 2014 il sito è in gestione al Polo museale dell’Abruzzo.
Fonte: Wikipedia
«Circa gli anni del Signore settecento, in questa chiesa, allora sotto il titolo di San Loguntiano de’ monaci di San Basilio, dubitò un monaco sacerdote se nell’hostia consecrata fusse veramente il corpo di Nostro Signore e nel vino il sangue. Celebrò messa, e, dette le parole della consecratione, vidde fatta carne l’hostia e sangue il vino. Fu mostrata ogni cosa a’ circostanti et indi a tutto il popolo. La carne è ancora intiera et il sangue diviso in cinque parti dissuguali che tanto pesano tutte unite, quanto ciascuna separata. Si vede hoggi nello istesso modo in questa cappella, fatta da Gio. Francesco Valsecca a sue proprie spese l’anno del Signore MDCXXXVI.»
Fonte: Wikipedia
Ripari di Giobbe è una frazione del comune di Ortona. Essa è composta da 30 abitanti ed è posta su un promontorio a picco sul mare dell’altezza di circa 60 metri. Alla base del promontorio sono presenti tre spiagge. La prima posizionata a nord non è facilmente accessibile via terra, la seconda, dove si trova un villaggio turistico, è la più nota tra le tre ed è chiamata Ripari di Giobbe. L’arenile, a forma di mezzaluna e composto da piccoli ciottoli, è racchiuso tra due scogliere frastagliate che scendono a picco sul mare. La terza spiaggia si trova a sud del promontorio ed è caratterizzata da una piccola lingua di ciottoli per una lunghezza di circa quindici metri a cui fa seguito il tracciato della vecchia ferrovia ai cui piedi sul mare sono posizionati grandi massi a formare una lunga scogliera artificiale. La spiaggia dei Ripari di Giobbe è parte del litorale abruzzese di quella parte che viene chiamata costa dei Trabocchi ed è stata nominata nel 2007 con un decreto legislativo area protetta Riserva della Regione Abruzzo.
Fonte: Wikipedia
La zona era frequentata sin dall’epoca italica, essendo area degli antichi Frentani. Sotto il governo di Roma vi erano nelle vicinanze delle stazioni come dimostra l’Itinetario di Antonino, ma anche ritrovamenti archeologici nell’area costiera di Casalbordino. Lo storico Domenico Priori ricostruisce le vicende medievali e moderne dell’area, piccolo scalo portuale del fiume Osento, di proprietà dei monaci benedettini di Santo Stefano a Rivomare, abbazia chevera posta proprio nelle vicinanze della foce.
Tuttavia l’area era infestata anche dai pirati Turchi e Dalmati, nonché dai veneziani, con vari attacchi alle barche.
Nel 1566 vi sbarcarono i Turchi in un nuovo grave attacco in cui l’abbazia di Santo Stefano fu bruciata, pertanto il viceré di Napoli duca di Guisa fece fortificare le coste del Regno con delle torrette, anche la foce del fiume aveva la sua torre, comunicante con la torre del Sangro e la torre di Punta Penna a Vasto, iggi la torre di Le Morge è scomparsa.
Nel XX secolo si sviluppò il centro di Torino di Sangro, la frazione puntò sul turismo, facendo installare impianti, come stabilimenti e camping turistici, e case vacanze.
Fonte: Wikipedia
Occupa un’area di 285 ettari, compresi interamente nel comune di Vasto. Si estende lungo la costa adriatica a Nord del porto di Vasto, fino ad arrivare alla foce del fiume Sinello, dove è possibile incontrare l’unico bosco di latifoglie della riserva.
Nella riserva, la zona pianeggiante appare maggiormente antropizzata; il paesaggio agricolo è di tipo tradizionale, con ampi vigneti, oliveti e appezzamenti coltivati prevalentemente a graminacee. L’area di maggiore interesse naturalistico è costituita dalla spiaggia di Punta Penna. Il promontorio di Punta Aderci (26 m s.l.m.) caratterizza l’intera area offrendo una visuale a 360° su tutta la riserva. Da Punta Aderci lo sguardo può spaziare sul Parco Nazionale della Majella e, al tramonto in condizioni di buona visibilità, sul Parco Nazionale del Gran Sasso.
Fonte: Wikipedia
Dal Porto di Vasto e di Termoli è possibile raggiungere tramite traghetto l’arcipelago delle Isole Tremiti, un piccolo angolo di paradiso, in cui la limpidezza del mare, i fondali variopinti e puliti, il clima gradevole, l’aria pura, la vegetazione rigogliosa, la natura incontaminata, le coste aperte da cale e grotte suggestive creano zone di una bellezza eterea cui nessun appassionato del mare e della natura dovrebbe resistere.
Questo straordinario santuario della natura si è visto assegnare il riconoscimento, quanto mai meritato, di Bandiera Blu.
Gli appassionati della montagna potranno raggiungere comodamente in 30 minuti il Parco Nazionale della Majella, la montagna madre d’Abruzzo. Il Parco è famoso in tutta Italia per la sua ricca fauna e le sue viste mozzafiato, i suoi Eremi e Abbazie, le sue capanne in pietra a secco, i suggestivi centri storici dei Comuni che ne fanno parte.